La vita pubblica e privata della famiglia Perrone 1890-1917
La raccolta di immagini proposta offre uno spaccato della vita pubblica e privata di Ferdinando Maria Perrone, figura cardine nella storia dell’Ansaldo a cavallo tra il XIX e il XX secolo.
Ferdinando Maria Perrone è un personaggio singolare, basti pensare alle voci sulla sua nascita: si vociferava fosse il figlio naturale di Ferdinando Maria Alberto di Savoia Carignano, duca di Genova, nonché secondogenito di re Carlo Alberto.
Si sa poco sui primi vent’anni della sua vita: nel 1866 si arruolò volontario come Garibaldino e nel 1869 venne condannato a 6 mesi di carcere per truffa. Un inizio molto movimentato che lascia trasparire la spiccata capacità trasformistica di Ferdinando, nonché la disponibilità a rischiare senza esitazioni pur di conseguire i propri obiettivi.
Episodio decisivo per la carriera di Perrone fu la vendita al Governo argentino, concordata in autonomia, dell’incrociatore corazzato Garibaldi prodotto dall’Ansaldo. Tale successo gli procurò sia l’incarico di rappresentante dell’Ansaldo per l’America del Sud e il Messico, sia una fitta rete di conoscenze altolocate in tutto il mondo. Di questi rapporti rimane traccia nei numerosi ritratti, spesso autografati, in formato “carte-de-visite”, conservati nella fototeca della Fondazione Ansaldo.
Le sue ambizioni, infine, lo portarono a diventare nel 1902 socio capitalista dell’Ansaldo; iniziò così l’era Perrone dell’Ansaldo destinata a durare anche dopo la morte di Ferdinando, nel 1908, con il passaggio della società direttamente ai figli Mario e Pio, nati dal matrimonio con Cleonice Omati. I figli la gestiscono fino al 1921, anno in cui vengono allontanati dall’azienda in seguito al crollo della Banca italiana di Sconto, di cui erano i maggiori azionisti.
Ferdinando Maria Perrone: un imprenditore nato dal nulla